L’implantologia consente di sostituire i denti naturali mancanti con impianti sui quali vengono inseriti i nuovi denti artificiali. Si interviene sul paziente chirurgicamente: una vite in titanio viene utilizzata come radice artificiale, la si innesta nell’osso e da quel momento sostituirà la naturale radice mancante.
E’ possibile ottenere un “carico immediato” cioè protesizzare subito l’impianto quando ve ne siano le indicazioni fisiologiche ed anatomiche confacenti ai protocolli operativi.
Per cui in pochi giorni si potranno avere protesi avvitate o cementate fisse.
Se questi requisiti non fossero presenti nel paziente, una volta terminato l’intervento occorre aspettare qualche mese (4 nel caso dell’arcata inferiore, 6 per l’arcata superiore), in modo che la ferita si cicatrizzi. Arriva quindi la fase finale, con l’applicazione di una corona e la possibilità di tornare a sorridere con un dente nuovo, perfetto anche dal punto di vista estetico.
Troppo spesso si parla in modo inopportuno di riabilitazione in un solo giorno, solo per adescare il paziente desideroso di guarire subito dai suoi problemi, ma non è così. Ormai è consolidata una perdita degli impianti e conseguente fallimento della protesi superiore al 12% quando normalmente per gli interventi classici, il fallimento è del 3% massimo.
L’implantologia è un intervento che richiede la massima serietà professionale da parte di chi lo esegue. I pazienti devono avere alcuni requisiti fondamentali per esser sottoposti a questo tipo di trattamento: godere di buona salute, avere gengive sane e una sufficiente quantità di tessuto osseo. Ai fumatori è consigliato smettere di fumare o astenersi dal fumo per ameno 2-3 mesi a partire dalla setitmana che precede l’intervento.
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