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“Si può mettere l’apparecchio anche se ci sono ancora denti da latte? Non è troppo presto?”.

Questa è una domanda che i genitori dei pazienti rivolgono spesso al dentista. Per rispondere, ci viene in aiuto la semantica, ovvero lo studio del significato delle parole e in particolare della parola ortognatodonzia, con cui viene indicata la branca dell’odontoiatria (chiamata anche ortodonzia) che tende a correggere le malformazioni delle ossa mascellari e le anomalie di posizione dei denti (malocclusioni) per evitare che queste provochino alterazioni dell’estetica del volto, delle funzioni respiratorie, masticatorie e fonatorie.

L’importanza di un approccio globale …

La parola ortognatodonzia deriva dall’unione di tre termini di origine greca: orto, cioè dritto; gnato, che significa mascellari; donzia, cioè denti. L’associazione di questi tre vocaboli ci spiega con chiarezza quali sono i fini e gli obiettivi di questa disciplina: occuparsi della correzione delle alterazioni delle ossa mascellari e delle anomalie di posizione dei denti. L’approccio al paziente, quindi, non deve limitarsi al semplice atto di “allineare i denti”, ma deve al contrario essere un approccio globale, che miri alla ricerca di una funzionalità ossa-muscoli-denti.

… anche per i più piccoli

Nel paziente in crescita è possibile intervenire facilmente e in modo non invasivo a livello di tutte e tre queste componenti.

> Le ossa che compongono la bocca, ossia mascellare superiore e mandibola, possono presentare alterazioni nella struttura e nella posizione. Nel bambino è possibile agire in modo ortopedico con apparecchi che stimolano la crescita e lo sviluppo delle ossa puntando sul fatto che le suture (cioè le superfici di collegamento presenti tra ossa vicine) risultano ancora in formazione. Questo significa che stimolandole con apparecchi adeguati può avvenire la deposizione di nuovo osso e, di conseguenza, si possono risolvere anomalie e alterazioni dello scheletro. In questo modo si promuovono una crescita equilibrata e un corretto sviluppo delle ossa, che sono le basi necessarie per un buon funzionamento della bocca.

> I muscoli della bocca svolgono moltissime attività: permettono la masticazione, la deglutizione, la fonazione, la mimica facciale. Un loro malfunzionamento può avere numerose ripercussioni negative sulle funzioni da essi svolte, ma anche sulla crescita delle ossa e sulla posizione dei denti. È quindi importante intercettare una problematica muscolare il prima possibile, in modo tale da poter rieducare il paziente al corretto utilizzo di questi muscoli per far sì che il “sistema bocca” riprenda a funzionare correttamente e che non si creino modifiche e alterazioni nella struttura delle ossa e nella posizione dei denti.

> I denti risentono delle anomalie scheletriche e del malfunzionamento muscolare. La permuta, cioè il passaggio dalla dentizione decidua a quella permanente, è un processo molto delicato che prevede il riassorbimento della radice dei denti da latte a opera del dente permanente in arrivo. Perché questo processo avvenga in modo corretto è fondamentale che nella bocca si crei una serie di condizioni favorevoli, in primis, che vi sia lo spazio adeguato a permettere l’eruzione di tutti i denti. Quando le ossa non hanno le dimensioni corrette, i denti in arrivo non trovano lo spazio di cui hanno bisogno e possono prendere strade sbagliate o, in alcuni casi, rimanere bloccati.

 

Quando fare la prima visita ortognatodontica
Dovrebbe essere effettuata di norma intorno ai 6 anni di età, momento in cui inizia il passaggio dai denti da latte ai denti permanenti. È questo il momento migliore per intercettare eventuali problematiche nella crescita scheletrica e nella funzione muscolare e per intervenire riequilibrando la struttura e la funzione della bocca in modo da permettere una crescita e uno sviluppo il più armonico possibile.

Una questione di equilibrio

Gli squilibri muscolari possono creare alterazioni della posizione dei denti. La posizione dentale è influenzata infatti da forze muscolari che spingono da e verso varie direzioni. Le labbra spingono dall’esterno verso l’interno mentre la lingua, al contrario, spinge dall’interno verso l’esterno. Solo un equilibrio tra le forze esercitate da labbra e lingua permette ai denti di posizionarsi in modo adeguato. Intervenire in una fase precoce consente di diagnosticare e trattare le alterazioni della crescita delle ossa, del funzionamento dei muscoli, dell’eruzione e della posizione dei denti. Intercettando una problematica e intervenendo tempestivamente, l’ortodontista può guidare la crescita nella giusta direzione, preservare l’armonia del volto, permettere un adeguato svolgimento di tutte le funzioni a cui la bocca è deputata.

Articolo a cura della Dr.ssa Laura Pellegrinelli, Ortodontista, apparso online su Bergamosalute.it il mese di aprile 2023.

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